lunedì 19 ottobre 2009

Dal quaderno di Nonna Maria: I biscotti a latte


Qualche settimana fa girovagando sul web, alla ricerca di immagini su un dolce tipico siciliano, mi sono imbattuta su qualcosa che mi ha letteralmente rapita ed emozionata, facendomi rimane imbambolata d'avanti al monitor per almeno 20 minuti e riportandomi in un atmosfera magica che ha fatto riaffiorare nella mia mente ricordi che pensavo fossero ormai persi.
Una di quelle situazioni in cui ti rendi conto che le parole non sono sempre sufficienti a descrivere una cultura radicata come la mia, nonostante io mi sia sempre sforzata nei miei post a farne cogliere l' essenza.
Invece pagine ingiallite di un semplice quadernetto, poche righe e semplici parole che ti fanno immaginare la cucina di Nonna Maria, che te ne fanno quai sentire i profumi, il calore, l'amore per la famiglia e per le tradizioni.
Ricette elaborate da lei stessa, cosi' come si potrebbe far pesare l'appunto in alto " Va Bene", frutto forse di vari tentativi alla ricerca della perfezione, ricette passate dalle vicine di casa oppure rubate ad un artigiano pasticcere... da qui la scritta in alto "Bar" per attribuirne la potestà, chissà!
E poi termini che avevo quasi scordato cosi' come Farina di Maiorca... anche nei foglietti sparsi di mia madre, che risalgono all'inizio dl suo matrimonio, trovo la farina per dolci definita cosi'!
A quanto pare, mi sono documentata, veniva chiamata cosi' per tradizione, tanto che si trova spesso questo sinonimo in molte ricette siciliane, e indicava la farina di grano tenero che venendo coltivato abbondantemente dappertutto veniva utilizzato anche per la panificazione dalle classi meno abbienti.


Dopo aver realizzato che avevo appena trovato un tesoro, non stando nella pelle non ho potuto fare a meno di condividere questa scoperta con 2 persone a me care che sicuramente, conoscendole, avrebbero avuto la mia stessa reazione!

E con chi se non con Lei, la concretezza in persona... che sa apprezzare la genuinità delle persone, che non bada all'apparenza delle cose ma alla sostanza?
E con Lei, con la mia dolce tinuzza, che fa collezione di tamburelli e tarantelle popolari persona di forti valori morali e familiari?

Come hanno reagito loro a questa cosa?
Dopo dieci minuti Paoletta aveva già scritto al Maestro Raimondo Catania chiedendo l' autorizzazione a poter usare foto e ricette del quaderno della Signora Maria, che ringrazio sentitamente per averci autorizzate e per aver fatto questo straordinario lavoro, mentre Tina... aveva già scelto una ricetta da elaborare!



Questa è la ricetta dei buonissimi biscotti di nonna Maria che i miei bimbi hanno apprezzato e chiesto di rifare per il mattino.
Ingredienti
1 kg di farina 00
400 gr. di zucchero
200 gr. di sugna (strutto)
4 uova
15 gr. di ammoniaca o una busta di lievito Bertolini
250 gr. di latte

Impastare tutti gli ingredienti ottenendo un impasto morbido ma un pò appiccicoso.

Chiusi dentro una scatola ermetica sono come appena fatti anche se sono passati 10 giorni e si inzuppano nel latte meravigliosamente senza sfaldarsi troppo.


Per la formatura mi sono rifatta ai biscotti a latte che vendono nella mia zona aiutandomi con della farina messa sul piano e pennellando prima d'infornare con un tuorlo sbattuto con del latte.
Ovviamente quantità del latte per pennellare e durata della cottura tutto ad occhio... del resto Sono sicura che anche Lei avrebbe fatto cosi'!